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19 décembre 2020

MANZONI : ENRICHETTA BLONDEL la sposa sacrificata

Manzoni_Blondel

Alessandro Manzoni  (1785-1873) Enrichetta Luigia Blondel Manzoni (1791-1833)

Tradizionalmente, un storico tende a guardare i Grandi Uomini, Artisti e Scrittorri attraverso le loro opere e la loro storia, senza portare molto attenzione alle spose o compagne. In questa saggio, dedichero’ la mia attenzione a Enrichetta Blondel che fu la sposa di Alessandro Manzoni dal 1809 al 1833. Reingrazio dunque Anna per avermi stimulato a fare questa richerca affascinante. Questo saggio e basato sul libro di Cristina Massa “Enrichetta, l’Angelo di casa Manzoni” e diversi estratti scovati su Internet.

Enrichetta Blondel e nata a Casirate nel Bergamasco il 11 Luglio 1791. Era la terzogenita di Francesco Luigi Blondel, un facoltoso impredittore ginevrino, originario di Cully sul Lago Lemano e di Maria Mariton, nobil donna provenzale nata in Ardèche. Eranno tutte due calvinisti, ma poco praticanti. Il padre di natura dolce e pacifica aveva disposto che i suoi otto figli (4 e 4) venissero battezzati secondo il rito cattolico, principalmente per desiderio di non far intecorrere alcuna differenza tra i suoi bambini e i loro coetani.  Maria Mariton era in vece una donna piuttosto rigida e autoritaria che allevo’ i figli nel rispetto dei precetti calvinisti.

Francesco Blondel si era trasferito in Brianza verso il 1800 e aveva iniziato a dedicarsi all’allevamento dei bachi (ver à soie) e al lucroso commercio della seta. Aveva anche aperto delle filande e poco tempo dopo apri’ a Milano un Banco ottenendo notevoli successi. All età di 16 anni, nel 1810 Enrichetta Blondel sposa Alessandro, figlio adultero di Giulia Beccharria, riconosciuto dopo del Conte Pietro Manzoni.

Come questo incontro fu organizzato? Giulia Becccharia, madre d’Alessandro viveva a Parigi lontana dal marito. Nel 1805,  Alessandro la ragiunge.  Giulia Beccharia non era né un modello di virtù, né di fideltà. L’avvocato Carlo Imbonati, amico di suo marito, fu il suo amante. A Parigi, lei incontra il Prete Genovese Jansenista Eustachio Degola. Il quale la converti’ al Jansenismo, un ramo rigorista del cattolocismo. Il Jansenismo ha avuto una grande influenza sul Risorgimento, su Camillo Cavour, Giuseppe Mazzini e sulla famiglia Manzoni.

Giulia Beccharia sognava di trovare una sposa per il suo giovane figlio Alessandro. Lei aveva a Parigi una amica Charlotte Blondel che gli parla d’Enrichetta. Nel Ottobre 1807, Giulia Beccharia e Alessandro ritornano a Milano per incontrare la giovane Enrichetta di 16 anni, bellissima e dolce. Alessandro se ne innamoro’ al primo incontro. Lui scrive in francese una lettera al suo amico Fauriel “ Je l’ai trouvée très gentille, ma mère qui a parlé avec elle aussi et plus que moi, la trouve d’un cœur excellent, elle ne songe qu’à son ménage, au bonheur de ses parents qui l’adorent: enfin les sentiments familiaux l’occupent tout entière. Elle est protestante, c’est un trésor »

Il matrimonio civile fu celebrato nel Municipio di Milano il 6 Febbraio 1808 di sera e quello religioso pocco dopo nella casa  privata deigli Imbonati, con la benedizione del pastore svizzero Giovanni Orelli.  

Ritornano poi a vivere a Parigi e la prima figlia Giulia nata in Dicembre, viene battezzata con rito cattolico nella chiesa di Meulan. Il Conte Manzoni chiese al Papa afinché il matrimonio di suo figlio potesse essere celebrato anche con rito cattolico. Questa celebrazione si e tenuta il 15 Febbraio 1809 presso la Residenza del Ambassadore del Regno d’Italia a Parigi.

Quello che osserviamo e una sorte di gara religiosa tra i Manzoni e i Blondel e l’influenza crescente del prete jansenista genovese Eustachio Delgola sulla famiglia Manzoni. Nell’ Aprile 1810, Mgr Degola inizia l’instruzione cattolicca d’Enrichetta che era facilmente influenzabile. Appena dopo, nel Maggio 1810, Enrichetta abjiura la fede protestante e entra ufficialmente nella comunità cattolica in una breve ceremonia nella Chiesa Saint Severin di Parigi in presenza di suo marito, sua suocera, suo fratello i alcuni amici jansenisti.

Il testo del abiuro e molto eloquente:

« Moi Henriette Louise Manzoni, née Blondel, appelée par la grâce toute puissante de Dieu à rentrer dans le sein de l’Eglise, je reconnais les erreurs de la secte calviniste dans laquelle j’ai eu le malheur d’être élevée, je les déteste sincèrement et désormais je veux le secours de la divine miséricorde et vivre dans le sein de l’Eglise Catholique qui est la colonne de la vérité ; je crois fermement tout ce que l’Eglise catholique enseigne, je condamne tout ce que cette même Eglise condamne ; je désire abjurer l’Hérésie Calviniste, déterminée très volontairement et très librement à cet acte par le seul motif de procurer la gloire de Dieu et d’opérer mon salut éternel, je prie l’Eglise d’accepter par votre ministère mon abjuration et de me recevoir dans son sein au nom de la charité de Jésus Christ » Atto di abiura nella Biblioteca Nazionale Braidense.Non penso che ha 17 anni, Enrichetta fu capace di scrivere un tale testo….

Il cattolicismo di Enrichetta fu dominato dal prete jansenista Mgr Eustachio Delgola, il qualle prima del ritorno di Enrichetta a Milano gli dava un libro di regole di vita“Règlement”, che prescriveva l’obbedianza totale al marito, le preghiere a diverse ore del giorno e la procreazione! Alessandro Manzoni, sotto la stessa influenza, si lascia anche convincere di praticare fedelmente la sua religione. Hanno sempre vissuto insieme con la Suocera Giulia che organizzava il matrimonio e la vita del figlio e la nuora, secondo i suoi interessi personali.   

Dunque l’esistenza d’Enrichetta fu dominata da quatro dimensione: il matrimonio, la maternità, la malattia e la fede. Non ha conosciuto grandi divertimenti, né ha avuto tanti amici o amiche...lei ha avuto dieci figli, due aborti, 12 gravidanze, in piu salassi e malatie. Fu praticamente incinta continuamente durante venti anni! Nononanstante tutto quello, Enrichetta non era passiva e spenta, ma era al centro della famiglia, adorata dal marito e dalla suocera Giulia Beccharia che la considerava come la sua figlia. Il Suo direttore di fede Mgr Tosi Archivescovo di Pavia chiamava

“Enrichetta, un angelo di candore e simplicita”.

 

 

La Discesa

Le gravidenze continue, i parti gradualmente piu difficili e dolorosi e la phtisia hanno creato a Enrichettadelle sofferenze permanente. Alla fine, era devenuta quasi cieca!

Ha tenuto una corrispondanza continua con tutta la sua famiglia in francese e lombardo e sopratutto durante l’ultimo anno della sua vita con la figlia Vittoria che viveva a Lodi nella “La Casa della Dame inglesi”. Questa corrispondenza constituisce delle testimonianze importanti sulle sue gioie, speranze e tribulazioni.

In seguito a tutte le sofferenze subite e le malatie, Enrichetta muore serenamente a 43 anni il giorno di Natale 1833.    

Dopo la morte d’Enrichetta, Alessadro Manzoni non pubblica quasi piu niente durante le 40 ultimi anni della sua vita!      

Nel 1854, Alessandro Manzoni scrive alla Sua Nipotina Enrichetta Manzoni. “Alla mia carissima Enrichetta Manzoni! Enrichetta, nome soave, sacro, benedetto, per chi ha potuto consoscere quella in nome di cui ti fu dato: nome che significa fede, purezza, senno, amor de suoi, benevolenza per tutti, sacrifizio, umiltà, tutto cio che amabile. Possa questo nome, con la grazia del Signore, essere per Te un consigiere perpetuo e come un esempio vivente. Alessandro Manzoni.

  In conclusione, secondo me, Enrichetta fu una vittima innocente della dominazione della Suocera Giulia Beccharia che la lascia farsi influenzare da Preti gretti e rigidi e anche da un marito debole e influenzabile che non l’ha aiutata a farsi curare delle diverse malattie che l’hanno colpita. 

Enrichetta rimarrà per tutti un simbolo eloquente e fortissimo delle sofferenze e della sommissione delle Donne durante il Ottocento.      

 

Figli e figlie

manzoni blondel

  1. Giulia Claudia (1810-1834)
  2. Luigia Maria Vittoria (+1811)
  3. Pietro Luigi (1813-1873)
  4. Cristina (1815-1841)
  5. Sofia (1817-1845)
  6. Enrico (1819-1881)
  7. Clara   (1821-1823)
  8. Vittoria (1822-1892)
  9. Filippo (1826-1868)

10. Matilde (1830-1856)  

                                                                                                                                                               MARC

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