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Italacad
15 novembre 2015

Mostra Firenze: ritratti alla corte dei De Medici

eleonora di toledo bronzino Grazie a voi tutti per aver partecipato a questa nuova visita guidata in italiano al Musée Jacquemart André sui ritratti nel XVI secolo, fu come sempre un piacere accompagnarvi.

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Di seguito la spiegazione dell'eccezionale ritratto di Eleonora di Toledo presente in mostra:

Maestro sublime ed ineguagliato del manierismo, Agnolo di Cosimo detto il Bronzino è celebre soprattutto per il ritratto di una donna regale, una sovrana, la bella Eleonora di Toledo.  

Splendida, anzi sublime, ma fredda come il marmo e sinceramente detestata dai suoi sudditi che la considerano superba e distante. Sposa felice, nonostante un matrimonio ovviamente combinato da Charles V, però madre sventurata perché un destino tragico colpisce quasi tutti gli undici figli che mette al mondo. Della bella Eleonora di Toledo (1522-1562), la moglie spagnola del duca Cosimo I di Toscana, il Bronzino ci mostra non solo l’innegabile fascino fisico, fatto di occhi azzurri in un viso dall’ovale perfetto, capelli biondi, personale slanciato, pelle bianchissima, grazia ed eleganza suprema, ma anche l’anima più profonda ed il carattere. Perché basta uno sguardo per capire che questa Eleonora Alvarez de Toledo, dall’alto di una notevole ed innegabile alterigia e di un supremo distacco, è pienamente consapevole della sua origine quasi regale (è la figlia del ricchissimo ed influente viceré spagnolo di Napoli). I Medici sono tornati da poco al potere e lui, Cosimo, lontano discendente per via materna del Magnifico Lorenzo, ha come padre un semplice capitano di ventura, il tragicamente famoso Giovanni dalle Bande Nere. I due, uniti per ragioni politiche, presto scoprono di piacersi e si amano con grande intensità e trasporto e quando sono separati, lo scambio epistolare fra i due è particolarmente fitto. Il Duca di Firenze ricambia tanto amore con una fedeltà insolita per l’epoca, ma c’è da dire che Eleonora possiede il carattere giusto per stare al fianco di un uomo burrascoso ed introverso come Cosimo de’ Medici. Solo lei ha un qualche ascendente sul marito, del quale sa come mitigare i suoi continui sbalzi di umore.

Il Bronzino ritrae la nobile spagnola (più volte da sola o con i suoi figli) e sottolinea con una infinita serie di dettagli il rango e la dignità di Eleonora ed il suo ruolo dinastico in quanto madre dei figli di Cosimo: il Bronzino si applica insomma a mostrare la sua identita’ sociale e politica. Per lo sfondo usa della polvere di prezioso lapislazzuli e poi si concentra sull’abbigliamento della duchessa, soggetto del dipinto tanto quanto la stessa Eleonora. Il tessuto dell’abito è il riflesso e una ‘pubblicità’ della ripresa dell’industria fiorentina della seta, importante fonte di ricchezza per la città, promossa dal duca; Il corpetto in seta rossa con le ombre diffuse sul tessuto da l’illusione che si muova al ritmo del respiro della duchessa. Sulle maniche anche i laccetti con le perle danno un movimento al tessuto. Il broccato d’oro bouclé sul petto crea degli effetti di luce e rilievo materico raffinatissimo. Nell’abbigliamento di Eleonora non mancano elementi spagnoleggianti: il corpetto dallo scollo quadrato, con la rete da spalle dorata e ornata di perle abbinata alla reticella che le raccoglie i capelli (la cosiddetta “cuffia” o “scuffia”), le maniche dai tagli che lasciano intravedere gli sbuffi di una camicia di seta bianca.

In questo ritratto ufficiale la duchessa sfoggia gioielli assai elaborati, tra i quali si notano in particolare le sue perle preferite: gli orecchini a pendente, e nel mezzo di questo tumulto di tessuto spiccano sulla mano destra due grossi anelli, la mano é delicatamente posata sul cuore in segno di fedeltà coniugale. Uno é il diamante donato da Cosimo alla sua promessa e l’altro é stato trovato nella sua tomba ed esposto ora a Palazzo Pitti a Firenze. Il cammeo sull’anello é in onice (pietra nera) e agata (bianco-azzurrognolo) e presenta i simboli delle nozze perenni e feconde: Il gesto di impegno con l’unione delle due mani destre con sopra un nido con un ucello e le corna di abbondanza. Questa valorizzazione della sua condizione di sposa di un ricco de Medici é accompagnata da riferimenti anche sulla sua origine spagnola: la scollatura quadrata, lo sfondo in azzurro lapilazzuli (colore dello stemma dlla famiglia di Toledo). Lo stesso colore é ricordato e riutilizzato per l’intreccio sulla banda perforata o sottogola della scollatura, con filo d’oro e perle. Fa contrasto il laccetto, sempre blu, legato intorno al collo, una noncuranza che in questa impressione generale di estrema precisione e resa del dettaglio perfetto, contribuisce a dare corpo e realismo alla duchessa. Il rosso del vestito é invece il colore scelto dalla corte dei De Medici.

Il Bronzino riesce dunque a restituire in maniera splendida e luminosa l'iimmagine idealizzata della duchessa e la sua doppia identità: la regalità della corte spagnola e il lusso impassibile, sfarzoso e principesco della recente corte dei de Medici in cerca di credibilità.

 

 

 

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Commentaires
A
grazie Christiane
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C
Anna,anche era un piacere ascoltarte e condividere la tua passione per l'Arte.
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