CONFERENZA : VERONESE
Eravamo una ventina a seguire la conferenza di Anna su Paolo Caliari detto Veronese, nato a Verona nel 1528.
Il pittore, dopo alcuni anni di lavoro con suo padre, architetto e tagliapietre, entrò nella bottega del pittore Antonio Badile e frequentò diversi artisti dell’epoca. Così acquisi’ delle preziose conoscenze di architettura e prospettiva.
Nel 1548, lasciò la sua città natale per eseguire alcune comande a Treviso, Mantova, Vicenza e in particolare lavorò alla decorazione di una villa costruita dall’architetto Andrea Palladio con cui collaborerà dopo.
Si stabili finalmente a Venezia nel 1553. Era la grande epoca della città dei Dogi dove la nobiltà organizzava feste grandiose e banchetti prestigiosi. I pittori dovevano esprimere quest’ambiente di feste e di ricchezza.
Veronese seppe farlo brillantemente con dipinti del corrente manierista, utilizzando una varietà di colori chiari, luminosi e contrastanti. Fra i numerosi quadri del maestro, Anna ha scelto di presentare l’evoluzione del pittore fra sette dipinti della Cena o delle nozze di Cana.
Nelle scene, c'è sempre una moltitudine di personaggi riccamente vestiti,
rappresentando ogni tanto delle personalità conosciute.
Le opere mostrano dettagli molto precisi sui personaggi, animali e oggetti.
Una particolarità : il Cristo non è sempre al centro come se non fosse il personaggio centrale, potrebbe sì trattare di banchetti ordinari (e questo non piaceva all' Inquisizione).
Lo sfondo rappresenta sempre un edificio della città, la facciata di un palazzo o di una chiesa con colonne imponenti e una prospettiva ricercata e perfetta a due o più punti di fuga.
Veronese sposo’ la figlia del suo primo maestro Badile e ebbero quattro figli.
Alla morte del padre nel 1588 due dei figli continuarono la sua opera.
Veronese fu un artista maggiore che influenzerà
tutta la pittura posteriore e numerosi pittori famosi.
"Le Nozze di Cana" furono portate da Venezia a Parigi
come bottino da Napoleone nel 1797.
Potete ancora ammirarle al Louvre, nella sala della Gioconda.