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Italacad
7 mai 2020

PITIGLIANO

Pitigliano è una città di 3 700 abitanti situata all’estremo sud della Toscana a 150km al Nord di Roma e a 50 km dal mare Tireneo.

Nel mezzo delle colline e dei cipressi, si eleva un grande sperone di tufo su cui è costruito il centro storico, un vecchio borgomedioevale. Il borgo è circondato su tre lati da muri di roccia cadendo a picco e pieni di tante grotte e cave.  E l’ultimo lato è separato della collina da un fossato con una sola via di accesso. Era nel medioevio une fortezza imprendiblile ed è oggi un sito storico meraviglioso e straordinario.

 

Storia

Pitigliano era già un luogo abitato all’epoca di Bronzo. La necropoli etrusche e le rovine romane testimonano della sua occupazione antica.  

All’inizio del primo millenio era la proprietà della famiglia dei conti Aldobrandeschi e poi, per matrimonio, è divenuto proprietà dei Orsini per alcuni secoli.  Fu ceduto ai Medici e annesso al granducato di Toscana all’inizio del ‘600. La città è caduta in declino ma ha conosciuto una lenta reprisa economica e culturale quando il granducato è passato ai Lorena nel 1737.

Ma la particolarità della città è la presenza storica  di una comunità ebraica  ben integrata nel contesto sociale che fa di questa città  un modello di solidarità e tolleranza tra ebrei e cristiani.

L’arrivo dei primi ebrei risale al ‘400. Ma nella seconda metà del ‘500, Pitigliano è divenuto un rifugio per gli ebrei che fuggivano quando i Papi hanno pubblicato bolli antigiuaidici, cacciandoli dagli Stati Pontifici.

Nel ‘600, un editto del Granduca Cosimo II ha intimato agli ebrei di di Pitigliano di lasciare le loro case per trasferersi nel ghetto. Un secolo dopo, gli ebrei crearono lo “sfratto”, un dolce in forma di bastone per ricordare l’evento.

Nel corso del tempo, generazioni si sono susseguite e la communità ha fiorito. Alla metà del ‘800 è diventa più grande con circa 400 ebrei cioè un ottavo della popolazione. E allora che hanno iniziato a chiamare il borgo : la piccola Gerusalemme ! 

Poco a poco, il legame tra ebrei e cristiani si è consolidato. Per esempio durante un passaggio di mercenari francesi nel paese, i cristiani hanno protetto i loro vicini ebrei  da una massiccia distruzione delle loro famiglie.

L'unificazione dell'Italia nel 1861 ha portato un colpo fatale alla communità perché, con la libertà di viaggiare, molti residenti hanno scelto di stabilirsi a Roma, Firenze o altre città.

La situazione degli ebrei si è peggiorata con le leggi razziali di Mussolini nel 1938. Gli anni erano difficili, ma gli abitanti si sono organizzati da proteggerli. Le famiglie cristiane li nascondevano nelle loro case o gli portavono cibo e coperte nelle grotte.  Cosi, solo 22 abitanti sono stati presi perché avevano cercato di fuggire, ma tutti quelli che erano rimasti nascosti sono stati salvati. E per tutto questo periodo pericoloso il sacerdote del borgo ha continuato a fare la scuola a tutti i bambini.

LA FABULEUSE HISTOIRE DE PITIGLIANO LA PETITE JERUSALEM (4)

Il patrimonio lasciato da 6 secoli di connivenza giudeo-cristiana rimane l'orgoglio della città, luogo di tolleranza e rifugio per chi è nel bisogno. “Un modello che altre parti del mondo farebbero bene a imitare....” dice lo storico che ha scritto la storia di Pitigliano.

La visita

C’era solo una strada per entrare nella città. Prima, camminiamo lungo all’acquadotto dei Medici che portava l’acqua nella città. Un po’ più lontano, sulla destra si trova il palazzo Orsini, splendido edificio fortificato risalente al XII secolo, con il bellissimo Museo civico archeologico.  Arriviamo dopo su una grande piazza che attraversa la città dal Nord al Sud.  con una bellissima fontana.

E poi, entriamo nelle piccole vie pittoresche del borgo. L'archittettura è medievale, le case sono costruite in tufo estratto dalla scogliera.

 

Nel ghetto, si puo vedere la sinagoga, un bellissimo edificio del XVI secolo, il Forno delle Azzime, la Macelleria Kasher, la Cantina ed il Bagno Rituale.

La principale chiesa cattolica è la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, probabilmente costruita nel XIII secolo e man mano modificata e risistemata in stile barocco.

Ma non dimenticare di assagiare il vino bianco di Pitigliano, (fatto principalmente da Trebbiano toscano (50-80%), Greco, Malvasia e Verdello) che accompagna benissimo i piatti toscani .

E se avete ancora un po di tempo, perchè non visitare le città sorelle di Sovana e Sorano distante di alcuni chilometri.

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