GRADARA BORGO TRA MARCHE E ROMAGNA

Gradara sorge su una collina da cui domina il mare Adriatico da una parte e le vallate dall’altra.
Il suo punto più alto raggiunge i 142 metri sul livello del mare, mentre il suo maschio,
che si affaccia sulla valle, è alto 30 metri.

A causa della sua posizione strategica Gradara è stato un luogo molto movimentato fin dall'antichità: durante il medioevo la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri
tra il Papato e le Casate marchigiane e romagnole.

Mentre oggi, grazie alla vicinanza della costa adriatica, si trova nell'entroterra di una delle principali mete turistiche italiane, la Riviera Romagnola.

Il maschio fu costruito intorno al 1150 dalla famiglia dei Griffo, ma fu il Malatesta da Verucchio che, tra il XIII e il XIV secolo, costruì la fortezza e il doppio recinto, dando a Gradara il suo aspetto attuale.
Secondo la leggenda, un giorno di settembre 1289 la fortezza fu il teatro del dramma amoroso di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta cantato da Dante. I due amanti furono assassinati da Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo e marito di Francesca.
Il dominio della famiglia Malatesta su Gradara finì nel 1463 quando Frederico da Montefeltro espugnò la Rocca al comando delle milizie papali.

Da quel momento in poi, Gardara entrò sotto il controllo di alcune delle più importanti famiglie della penisola, tra cui i Borgia, i della Rovere e i Medici, che combatterono
per il suo possesso. 

Oggi Gradara è un borgo ancora dal sapore tipicamente medievale, attraversato da un dedalo
di strade strette, le più impervie delle quali conducono appunto alla Rocca, imponente e sita in posizione dominante, strategica e difensiva a un tempo.

La pianta di Gradara si articola lungo un asse che disegna molto bene lo spirito cittadino medievale : la strada principale conduce in linea retta dalla porta al municipio.

Proseguendo la strada si incontra la chiesa Parrocchiale, la cui costruzione fu iniziata nel ‘200 dalla famiglia dei Griffo.
Quasi incassata nelle mura, custodisce un antichissimo crocefisso ligneo,
crocefisso molto pregevole e miracoloso che mostra tre volti diversi a seconda del punto di vista da cui viene osservato.

Gradara passò alla famiglia Sforza di Pesaro, fedeli alleati della chiesa, che la restaurarono. In essa sono conservati magnifici arredi d’epoca. Il cortile interno, porticato con loggia rinascimentale, permette l’accesso allo scalone che conduce al piano nobile e ai locali del pianterreno, tra cui la cappella, ove sono conservati terrecotte e bassorilievi di Andrea della Robbia.

Il piano nobile mescola reminescenze medievali ad atmosfere rinascimentali, la più visitata è senz’altro la camera da letto di Francesca da Rimini ove campeggia il leggio di dantesca memoria.

"Gradara - Capitale del Medioevo”  

Tutti i giovedì a partire da metà giugno fino a settembre ‘le serate medievali’ evocano il lungo assedio del 1446 eroicamente sostenuto dal castello malatestiano contro Montefeltro e Sforza.
Gradara rivive il suo passato, coinvolgendo oltre 200 figuranti con armature, armi da fuoco e cavalli e una colonna su repertorio del XV secolo suonata da vivo da un’orchestra di 50 elementi.

Un crescendo di emozioni che culmina con il sensazionale spettacolo piromusicale e l’ incendio delle mura.

2018 : Gradara, è stato scelto il 'Borgo dei Borghi' .
Il piccolo comune della provincia di Pesaro Urbino, teatro della storia d'amore di Paolo e Francesca immortalisata nella Divina Commedia di Dante Alighieri, si è aggiudicato la sfida finale del premio, che vedeva in lizza 20 bellissimi borghi italiani.

"Grande Gradara-Capitale del Medioevo” trionfa come borgo più bello 'Italia..