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22 octobre 2018

CLUB DI LETTURA: L'UOMO DI CASA di ROMANO DE MARCO

 

l'uomo di casa de marco

Club di lettura : L’Uomo di casa di Romano De Marco

L’Autore
Nato nel 1965, responsabile sicurezza in uno dei maggiori gruppi bancari italiani, esordisce nella scrittura nel 2009 con il romanzo ‘Ferro e fuoco’.
Nel 2011 esce il suo ‘Milano a mano armata’ ; pubblica nel 2013 ‘A casa del diavolo’ e ‘Morte di Luna’, poi ‘Io la troverò’ e ‘Città di polvere’, L'uomo di casa, 2017, Se la notte ti cerca, 2018.
I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui "Linus" e il "Corriere della sera", e i periodici del Giallo Mondadori.
Specializzato nei Thrillers, vive tra l'Abruzzo, Modena e Milano.

PREMIO – Finalista  del premio letterario Giorgio Scerbanenco : un premio letterario italiano per il genere giallo intitolato a Giorgio Scerbanenco uno dei padri del giallo in Italia. 
Il premio viene consegnato ai primi di dicembre di ogni anno nell'ambito del Noir in Festival di Courmayeur all'autore del miglior romanzo giallo/noir italiano pubblicato nel corso dell'anno precedente e rappresenta il riconoscimento di maggior rilievo nazionale nell'ambito di questo genere.

La Storia
In verità ci sono 2 storie in questo thriller, ambientato negli Stati Uniti. L’una a Richmond (Virginia) nel 1979 mentre l’altra si svolge vicino a Washington, nella piccola città di Vienna (Va), nel 2015.

 


Le 2 storie si incontrano, si intrecciano, hanno alcuni personaggi in comune, e alla fine, si risolvono insieme. Tutto il suspense è di sapere quali sono i legami tra le due storie.

Nel 1979, la città di Richmond è travolta dalla sparizione di 7 neonati, i corpi dei quali (tranne uno) saranno ritrovati sepolti nel giardino di una casa. La casa è quasi vuota, gli abitanti sono spariti, lasciando dietro un raggazzino di circa 7 anni, attacato ad un termosifone, e che non parla. Chi è questo bambino ?... La casa era quella della detta “Lilith di Richmond”. All’epoca, il caso era stato seguito dalla detective afroamericana Gina Gardena ed era finito nel nulla.
L’altra storia, ai nostri giorni, è quella di una coppia. Al centro di questa seconda storia Sandra Morrison, logopedista, che vede la sua vita distrutta dalla morte del marito Alan trovato con la gola tagliata e i pantaloni abbassati in un quartiere “puttanesco” della città. Per la polizia, il caso è chiaro : Alan è stato ammazzato da una prostituta che frequentava. Da anni, Alan e Sandra Morrison vivono a Vienna vicino a Washington, con loro figlia adolescente Devon. Il mondo crolla per sua moglie e sua figlia. Chi era veramente Alan - marito e padre amorevole, o un ipocrita dalla doppia vita ?

Analisi
Ben costruito e sapientemente dosato in modo da tenere in sospeso fino alla fine. E quando credi che sia finalmente tutto chiaro e che il puzzle sia ricomposto … un elemento viene a sconvolgere tutto.
Primo elemento: l’angoscia.
Soprattutto quella di Sandra tormentata dalla scoperta del marito che non conosceva e che l’ha tradita in tutti questi anni. Tormenti anche per il difficile rapporto con la figlia Devon, a sua volta in preda ad una forte crisi.
Secondo elemento: il dubbio.
Sempre di Sandra nei confronti delle persone che le stanno intorno. Soprattutto del nuovo vicino di casa, il giornalista John Kelly, fin troppo premuroso, da cui si sente anche attratta.
Terzo elemento: la violenza.
Violenza sulle donne, degli stessi padri schifosi sulle figlie, la prostituzione come ultimo mezzo per sopravvivere. Ma la violenza non è descritta, i crimini sono fuori scena. Se ne vedono solo le conseguenze sulle vittime e sui superstiti.

La copertina è molto evocatrice: immagine serena a prima vista, classica abitazione americana illuminata e tranquilla … ma tutta circondata di buio dove si nascondono molti segreti.

Opinione dei lettori del nostro Club di Lettura

A quasi tutti il libro è piaciuto, anche ai ‘non lettori’ di gialli

J.L. : *** Trama logica, stile semplice, piccoli capitoli. Una storia credibile eccetto la scena finale. Buona descrizione della vita in un quartiere residenziale americano, la vita sociale tra vicini, ‘amicizia’ tra le donne che in realtà, non si conoscono bene (atmosfera alla Desperate Housewifes)

Ch. : ** un po’ di difficoltà ad entrare nella storia, difficile capire i legami. Psicologia interessante, particolarmente la doppia personnalità di Rita

D. : *** Libro di azione. Empatia con Sandra che vive un periodo stra difficile. Per me, il ruolo di Gina è molto importante : è lei che ha dato tutti gli indizi e foto ad Alan. Crea il legame tra passato e presente. Mi piace che la storia finisca bene.

F. : ** Interessato di vedere le 2 trame che si risolvono insieme : mi fa pensare a un puzzle i cui pezzi finiscono per ricomporre un’ immagine. Mi è piaciuta l’atmosfera dei quartieri americani dove le vicine/amiche si ritrovano per giocare a carte, organizzano dei ‘party’. L’autore conosce bene questo tipo di vita : ha preso come modello su sua sorella che vive li’, e che lui va a trovare ogni anno.

S. : *** Mi piace questa storia piena di suspense, con i flashback, passato e presente. A alcuni momenti, sono dovuta ritornare indietro per capire. Ho trovato la fine un po’ esagerata, tutto succede in 10 pagine.

M. : ** Mi è piaciuto, facile da leggere con una scrittura scorrevole. il suspense è sapientemente dosato in modo da tenere l’attenzione fino all’ultima pagina, anche se la lettera della fine è un po’ inverosimile. I personaggi sono tutti interessanti e considero che la doppia vita di Alan sia credibile.

C. : ** Ho trovato le ultime scene piacevoli, ma le prime pagini difficili. Libro più poetico all’inizio, più giornalistico dopo. Sono rimasta in attesa di capire come ha vissuto la madre di Paul. Gina Cardena incarna il problema del razzismo nella polizia, è confrontata ai colleghi machisti e razzisti, e deve lasciare il lavoro d’investigatrice per finire custode di museo.

B. : *** Due storie ben costruite, l’autore ci conduce su delle false piste. La verità sorge all’ultima pagina. La Lillith è un’ assassino ma anche una vittima. Rispetta il dolore di Sandra è non le dice che è stato Alan ad uccidere i bambini. La psicologia di Alan non è ben spiegata : le due facce della sua personnalità sono completamente compertimentate e difficili da capire.

E. : * Ho sempre delle difficoltà da entrare nei gialli, so che l’autore non vuole dare indizi per farci capire, ma invece, si diverte a confondere le piste. Ho seguito la storia con un certo piacere ma trovo l’insieme difficile da credere, forse sono troppo razionale ! Ho letto che l’autore ha cercato quali sono gli ingredienti di un bestseller, e trovo che sia troppo ovvio che non è un libro ‘ispirato’. Qui l’autore ha provato una ricetta per fare un successo, ma penso che si vedano troppo i fili : orrore, mistero, personaggi spaventosi e attraenti (John), amicizia e tradimento ; si capisce che ogni indizio punta a uno scopo : non portare la soluzione ma indurre il lettore in errore.

A. : *** Sono interessata dalla personnalità di Alan. Non si rimemora la sua vita precedente, ha calato un sipario probabilmente perché era troppo violento, i ricordi erano troppo dolorosi.
Mi sono piaciuti i flashback, un tipo di ping-pong tra le due storie, ho cercato di ritrovare il legame mentre l’autore si sforza da confonderli.

Un romanzo è una bugia che nasconde molte verità

 

                                                                                                                                                                                                                 ELIZABETH

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