LE MASCHERE DI CARNEVALE
Pulcinella ha due gobbe e un naso adunco, é vestito di bianco con una mezza maschera nera.Era conosciuto già ai tempi dei Romani ma con l'arrivo del Cristianismo é stato un po’ dimenticato. E’ un personnaggio della Commedia dell'arte e personnifica virtù e vizi. Cambia di ruolo, a volte domestico, a volte padrone.
Stravinsky ha scritto un bel balletto per i balletti russi nel 1920 secondo Pergolesi, musicista italiano del diciotessimo secolo.
Le scene di questo balletto sono dipinte da Picasso.
Nel teatro romanesco, é un personaggio che rappresenta un popolano coraggioso e spavaldo di un quartiere popolare di Roma, il Trastevere.
Il suo nome deriva dal termine « patacca » che indicava la paga misera del soldato. Per costume ha i calzoni stretti al ginocchio da legacci, una giacca di velluto e una cintura nella quale é nascosto un pugnale, una sciarpa di colore sgargiante e qualcosa che gli raccoglie i capelli facendo uscire fuori solo un ciuffo.
Nell’ opera dove appare Meo Patacca, é un poema di Giuseppe Berneri (1695), ha il ruolo di uno sbirro che avuta notizia dell’assedio di Vienna dall’esercito ottomano, decide di organizzare una spedizione per venire in aiuto della città. Ha una predisposizione naturale al coraggio e alla lite.
Prima della partenza arriva la notizia che Vienna si é liberata dopo due mesi et il denaro raccolto viene cosi usato per organizzare i festeggiamenti.
Quest’opera é un occasione per l’autore di discrivere le abitudini del popolo romano.
Arlecchino è un servo di Bergamo, lazzarone e truffaldino, in perenne litigio col suo padrone.
Nonostante sia nato in provincia di Bergamo, il suo nome deriva dal medioevo francese: Harlequin, o Herlequin o Hellequin si chiamava un diavolo nei misteri popolari del sec. XI.
Ha un carattere stravagante e scanzonato, ma furbo. Grande maestro delle burle è il più testardo di tutti i personaggi.
Indossa un vestito di pezze colorate fermate da una cintura, pantaloni larghi e comodi, un cappellaccio sformato con pennacchio di coda di coniglio o una piuma e una maschera nera sugli occhi. La piuma è simbolo di fertilità e il coniglio è simbolo di furbizia. Alla cintura porta appeso il baòcio, il bastone per mescolare la polenta, che a lui funge da spada.
Lo scaricatore di porto, il facchino, il ruffiano, il servitore buono, semplice nei modi e nella testa, che combina guai e che ha sempre fame. Questo è Arlecchino. Deriva dalla figura dello Zanni, il buffone della prima Commeda dell’arte, di cui mantiene il carattere schietto e la naturale propensione ai guai.
Nella laguna veneziana nasce Pantalone, un personaggio bonario e pieno di umanità, nonostante il suo continuo brontolare.
E’ chiamato il Magnifico ed è un vecchio e ricco mercante che ha un grosso difetto: è estremamente avaro ed è solito preparare pranzi con un solo quarto di zecchino.
Il nome Pantalone deriva da “Pianta Leone”, come venivano definiti coloro che, con la scusa di conquistare nuove terre per Venezia, si sbrigavano a piantare la bandiera di San Marco su ogni pezzo di terra che trovavano.
Indossa uno zucchetto, giubba e calzamaglia rossi, con babbucce e mantello nero.