Recensione a cura di Elisabeth. Grazie!

Le protagoniste di questo romanzo sono due figure femminili : Eva, la figlia moderna, sempre vestita alla moda e Gerda, la mamma, donna del passato, con i suoi costumi tradizionali. Tra loro un uomo, Vito, onesto carabiniere venuto dal Sud. L'autore mantiene il mistero fino alla fine, non sappiamo infatti esattamente quali sono i veri rapporti tra questi 3 protagonisti.

Nella prima pagina, Gerda apre al postino che chiede di Eva. Eva dorme in quel momento e la madre non la vuole svegliare. Un pacco da ritirare e un foglio da firmare. La madre liquida il postino con un "rispedire al mittente". Inizia così questo magnifico viaggio attraverso qualcosa che é più di una semplice famiglia, una terra, l'Alto Adige, e un popolo costretto a cambiare le proprie abitudini e la propria lingua a causa di una decisione politica.

Alcuni anni dopo, una chiamata inaspettata all'alba mette subito Eva in contatto con la realtà. Vito, il suo patrigno, le parla al telefono con una voce fievole, non gli resta molto da vivere e vorrebbe rivederla un'ultima volta. Eva si mette subito in viaggio dando inizio cosi’ anche ad un viaggio della memoria. Un viaggio che molti anni prima Vito aveva fatto al contrario, dal sud al nord. Costretto ad andare a combattere il terrorismo in un territorio talmente lontano dal suo. Un viaggio, quello di Eva, che non andrà solo da nord a sud ma che attraverserà il tempo dalla prima guerra mondiale sino agli anni settanta. Tramite continui "tuffi" nel passato, veniamo a scoprire la storia della famiglia di Eva. Una vita semplicemente incredibile, quella di sua madre Gerda e dei suoi nonni, vissuta negli anni più difficili e in un contesto storico mondiale ostile.

Sullo sfondo una regione, l’Alto Adige, contesa e sballottata tra due paesi, i cui abitanti devono cambiare lingua e identita’. Alcuni di loro pensarono di trovare la soluzione nella violenza e il terrorismo.Un romanzo ambientato negli ultimi anni, ma che tra 'flashback', ci fa scoprire la storia di una regione, una volta parte dell'Austria col nome 'Sud Tirol', diventata italiana nel 1919 e chiamata 'Alto Adige'. Un vero pezzo di storia raccolto nelle pagine di un libro.

Questo racconto denso e intimo mi è piacuto molto. I personaggi sono profondi ed umani. E soprattutto, ho scoperto questo pezzo di storia del quale non avevo mai sentito parlare.

Francesca MELANDRI – Eva dorme – Ed. Mondadori

Eva Dorme di Francesca Melandri recensione

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