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Italacad
23 mai 2020

CLUB DI LETTURA: LA MADRE GRAZIA DELEDDA

la madre grazia deledda

Nell’ultimo club lettura abbiamo parlato del romanzo di Grazia Deledda La madre,pubblicato nel 1920.
Grazia Deledda è una scrittrice sarda che ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 1926.
Nel suo romanzo mette in scena tre personnaggi:La madre Maria Maddalena, suo figlio Paulo, e la giovane Agnese.
Maria Maddalena e una serva molto povera che ha sposato uno zio più anziano di lei ed è vedova . Ha dedicato tutta la sua vita all’ascesa sociale e culturale del suo unico figlio per uscire della povertà , e ha un amore smisurato per lui . Così Paulo ha studiato al seminario dove la madre lavorava come sguattera ,ed è diventato prete nel paesino di Aar .
Ma in questo paesino Paulo si è innamorato di Agnese, una giovane donna  : « senza padre, senza madre, nel labirinto di pietre di quella sua casa oscura » .

La madre si é resa conto che suo figlio è innamorato di Agnese ed è in conflitto tra quello che lei crede sia giusto e quello che renderebbe felice il figlio,per questo si chiede perchè i preti non possono sposarsi  .

Paulo, che non ha scelto il sacerdozio ed è innamorato di Agnese, si tormenta perchè da un lato porta la parola di Dio e dall'altro cede al peccato di carne. Ha paura del giudizio della madre e dello scandalo .

Agnese (il cui nome in greco vuole dire « pura,casta »,ed in latino « l’agnello sacrificato »), propone a Paulo di fuggire insieme, ma Paulo rifiuta . In un'ultimo incontro con Paulo, che considera vile, gli dice che non vuole più ingannare tutti , che vuole vivere nella verità  e non vuole perdere la sua dignità. Minaccia quindi Paulo di denunciarlo l'indomani mentre dice la messa.
Proprio durante questa messa la madre muore, forse di troppo dolore, Paulo non voule guardare sua mamma perchè aveva paura di vedere una condanna » vide « gli occhi socchiusi » della madre e »quando sollevò gli occhi...incontrò gli occhi de Agnese ».

Lo sguardo è un elemento importante del romanzo :
Il primo sguardo di Agnese a Paulo « implorava aiuto e amore ».
Lo sguardo della madre : « I suoi occhi cercavano gli occhi del figlio,mentre lui sfuggiva quello sguardo ».
Lo sguardo di Agnese nella sua casa:  «Paulo abbassò gli occhi per sfuggire allo sguardo di lei ..» .» Gli occhi di vetro dei cervi e dei daini lo guardavano con tristezza ma anche con derisione . E abbassò ancora gli occhi per sfuggire allo sguardo delle teste del muro » .

E un romanzo in cui si mescolano la fede , il peccato, la passione, la colpevolenza, le tradizioni e credenze archaiche sarde, in cui il vento è anche un personnagio : può essere una tormenta o un fruscìo, in adeguazione con i sentimenti dei protagonisti.

Il finale del romanzo è aperto : perchè Grazia Deledda fa morire la madre ?
Perchè il figlio possa scegliere l’amore con Agnese senza temere il giudizio della madre ?
Perchè il figlio senta la colpevolezza della sua morte  ?

Mi é molto piaciuto questo romanzo che presenta una « mater dolorosa » ed i cui i sentimenti esacerbati mostrano la complessità dell' essere umano.

Per l'aneddoto : Grazia Deledda, un Venerdi' Santo, nel Duomo di Santa Maria della Neve, a Nuoro dove viveva, venne apertamente rimproverata dal predicatore per questo romanzo  perchè lei considerava il prete solamente un uomo.

 

                                                                                                                                                       CHRISTIANE

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