RESTO QUI DI MARCO BALZANO
RESTO QUI DI MARCO BALZANO
L’autore è un giovane insegnante (42 anni ) è nato e vive a Milano ; è il suo quarto libro, finalista al premio Strega di due anni fa .
Il libro intreccia la storia di una regione, il Trentino – Alto Adige e quella di un piccolo paesino (Curon) , dei suoi contadini, tra gli anni trenta e cinquanta. Fino alla fine della prima guerra mondiale, la regione apparteneva a l’impero austriaco e passo’ all’Italia in compenso della sua entrata in guerra accanto agli inglesi e i francesi.
Quando Mussolini prese il potere, ha voluto ‘italianizzare’ a tutti i costi la regione che fino ad allora parlava tedesco e aveva vissuto sotto il giogo dell’Austria.
A Curon, la gente è forte, sono i montanari , badano alle mucche, alle capre, vivono di poco ma quello che hanno, lo difendono: la loro lingua , le loro case, la loro chiesa .
Una famiglia :
Erich il marito, un uomo taciturno, segreto, attacato alla terra dov'è nato ;
Trina la moglie, una maestra di scuola, e l’immagine dell’amore per i suoi.
Hanno due figli, Manica e Michael.
I nonni : a lui piace trascorrere un po’ di tempo con Erich bevendo una grappa senza parlare, lei ha una morale, andare avanti, altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato, come i pesci.
gli zii Anita e Lorenz ;
due amiche Barbara e Maja
sensa dimenticare il prete, padre Alfred ;
come spesso in un paesino c’è anche l’osteria di Karl, punto di incontro per discutere di tutto e di niente , bevendo un paio di bicchieri .
Il libro è il racconto della madre a sua figlia scomparsa senza lasciare traccia : è andata via con gli zii per trovare una vita più facile, studiare e « diventare migliore ».
Lo stile di questo dialogo è pudico, nessun lamento ma l’oblio no. La domanda di sapere cosa è divenuta Manica è ossessionante, è sempre viva? Perché non è tornata a casa, a Curon ? Sarà la causa di lunghi silenzii o di liti nella coppia.
Tre periodi scandono la storia :
Tra la presa di potere di Mussolini e l’inizio della guerra. I fasciti piombano su questa valle, in montagna , fuori da tutto; vietano di parlare tedesco, chiudono le scuole , impediscono a Trinia di fare la maestra , trasferiscono italiani del sud per sostituire i funzionari tedeschi. Erich e Trinia si sposano e hanno due figli Michael e Manica. La sorella di Erich , Anita , e suo marito , Lorenz arrrivano a l’improviso e le due famiglie diventano molto vicine , Manica trascore molto tempo nella casa dei zii . Dopo la presa di potere di Hitler, la gente è invitata a raggiungere la grande Germania , molti si illudono e partono. Per Erich la decisione è irrevocabile : resto qui. Una tragedia si preannuncia: Manica, la figlia, forse manipolata, se ne va, alla chetichella, con gli zii per la grande città, a Insbruck.
Durante la guerra, Erich è arruolato nel esercito italiano e mandato sul fronte greco ; le notizie sono rare e le lettere censurate : le cose vanno male ; Erich è ferito alla gamba e torna a Curon dopo due anni . Per lui è escluso di ritornare in guerra, preferisce disertare. Per Mussolini e i fascisti va peggio e i tedeschi hanno preso il controllo totale del territorio ; Erich sul fronte aveva visto i nazisti uccidere e imprigionare dunque ha deciso di non farsi prendere e di fuggire in montagna ; lo fa con Trinia prima di essere arrestato . Comincia una lunga marcia nel freddo, la neve, la fame fino al momento che vengono a sapere la fine della guerra.
Gli anni 50 : il villagio è raso della carta; già prima la guerra, sotto i fascisti esisteva il progetto di una diga e i lavori sono stati sospesi durante la guerra ma riprendono dopo ; per i contadini è una catastrofe , rischiano di perdere i loro campi e le loro case. Erich prende la testa del gruppo chi decide di rimuovere cielo e terra per fare annullare il progetto. Scrivono lettere a coloro che detengono il potere : deputato , ministro , vescovo ...il papa , Pio XII , che riceverà al Vaticano Erich , padre Alfred e il vescovo , « ho a cuore la vostra comunità » fu la conclusione dell’udienza . Tutto finisce in una grande indifferenza , tutti se ne fregano ...con cortesia ; il potere della Montecatini e la sua boria, dei finanzieri svizzeri che sono dietro il progetto , schiacciareranno le opposizioni ; Resia e Curon saranno sommersi . Due momenti commoventi : l' ultima messa nella chiesa e il trasferimento del cimitero ... posto al Nuovo Curon, il suo lago, il campanile, la cui punta emerge dall’acqua, la coda dei turisti che si fanno un selfie .
Dietro questi tre racconti , ci sono i dolori , le illusioni , la ribellione e la solitudine.
***
I lettori di ITALACAD
A tutti il libro è molto piaciuto, un vero « coup de coeur » ;
Elisabeth ha trovato la parte della fuga un po’ lunga, il linguaggio è facile , un libro ben scritto , facile da leggere ; il personaggio piu’ simpatico è la madre Trinia che sa, con la sua forza, calmare le tensioni ;
Bernard, gli è piaciuta la storia di questa regione entrata in un caos di cui sono sopravissute le forze delle relazioni tra i contadini e della fedeltà ;
Renée è la sua prima partecipazione , è molto contenta del libro facile da leggere ;
Margareth ha trovato che dei piccoli capitoli facilitano la lettura , il periodo trattato è spesso poco conoscuito ma interessante, i personnaggi sono ben descritti ;
per François è un racconto d’amore per la loro figlia , la madre le scrive come se fosse li’, vicina , accanto, e il padre disegnando in segreto i suoi ritratti , ma quello che è realmente successo alla figlia resta senza risposta, un enigma per nutrire la nostra immaginazione ;
Jean Louis, gli sono molto piaciuiti i primi e gli ultimi capitoli , la fuga no, lo stile è semplice , cronologico, i personnagi sono interessanti ;
Bernard B ha notato che è la lotta dei deboli contro i potenti e la morale di Ma’ « andare avanti , altrrmenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato come i peschi ! »
Cristina condivide l’opinione di Elisabeth , ha trovato la lettura facile e interessante rispetto alla storia della regione ;
Anna non conosce bene la regione di cui una parte non parla l’italiano (oggi beneficia di uno statuto di semi-autonomia ), la lingua, qui, crea dei muri ed è utilizzata come un’arma per difendersi contro il totalitarismo ; dopo la guerre non trovano la pace, malgrado una lotta condotta con energia. Contro il potere dei soldi la partita è persa.
FRANCOIS