LETTURA: VA' DOVE TI PORTA IL CUORE di Susanna Tamaro

Il nostro incontro di letteratura gastronomica si è compiuto giovedi' 14 febbraio intorno al libro di Susanna Tamaro "Va' dove ti porta il cuore", un sacco di dolci e qualche bottiglia per liberare la parola.

 L autrice Susanna Tamaro è una scrittrice contemporanea nata a Trieste nel 1957. Ha esordito nel 1989 con il romanzo "la testa tra le nuvole"seguito da "Per voce sola"e "Va' dove ti porta il cuore", un grande successo internazionale che ha venduto piu' di 14 milioni di copie. Nel 2003 dirige il film "Nel mio amore"tratto dal raconto "L'inferno non esiste". Le sue opere, Anima Mundi e Rispondimi, sono tradotte in tutto il mondo.

 La storia: Olga,un anziana signora sapendo che le restano solo pochi mesi di vita, decide di scrivere, sotto forma di diario, una lettera alla nipote che vive ormai in America. L'obiettivo della donna è quello di ricucire il rapporto con la ragazza, raccontandole la sua vita e il suo piu' grande segreto. Ripensando a tutti gli eventi della sua esistenza-l infanzia vissuta con malinconia,il matrimonio infelice con Augusto, il rapporto ostile con la figlia Ilaria concepita da una relazione segreta con Ernesto e, infine, la morte di Ilaria di cui Olga si sente responsabile-l'anziana donna constata che la prima qualità dell'amore è la forza,ovvero lo stesso coraggio che l'ha spinta a scrivere la lettera e quindi, a compiere il suo primo gesto d'amore.

Analisi:il tema principale riguarda il rapporto tra Olga e la nipote. Il loro legame, che all'inizio era molto solido, si è poi rovinato a causa delle troppe incomprensioni dovute alla grande differenza d'età tra le due donne.

 Il tempo è un altro tema del romanzo che tratta anche dell' amore, della solitudine, dei sensi di colpa, del perdono e sopratutto delle scelte che vengono fatte nella vita.La questione sollevata da questo libro potrebbe essere "Se siamo quello che siamo e non quello che voremmo essere,di chi è la colpa? Nostra o di qualcun altro? Se le cose non vanno come dovrebbero andare, siamo noi i colpevoli o siamo solo le vittime?

 Opinione dei lettori

A Cristina non è piaciuta la nonna ma le é piaciuto il libro

A Eliane,Dominique , Nadia e Christiane è piaciuto molto  per la mea culpa della donna molto  corragiosa, per i sentimenti, per la comunione con la natura.

Per gli atri Josiane, Jean Louis, Margareth, il romanzo era troppo lacrimoso,troppo patetico con infinite metafore e similitudini presenti nel raconto sopratutto col picolo principe la rosa, la quercia e altri tipi naturalistici che hanno trovato insopportabili.

Anna ha trovato il libro poetico, per niente triste, solo un messaggio intimo, una rivelazione inaspettata che la donna alla fine della sua vita fa a tappe lungo il racconto, si svela pian piano  a se stessa più ancora che alla nipote. Una riflessione sulla vita, sulle apparenze e sulla verità che ne fanno necessariamente parte, una gamma di sentimenti che avvolgono la vita di ognuno di noi in diverse maniere: colpevolezza, dubbi, bugie, passione, rimpianti ecc.

Tutti hanno trovato il vocabolario facile e il libro facile da leggere

                                                                                                                                                                                                                         MARGARETH

Comments

[brunomimi2008]

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