TEATRO A PARIGI: SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE LUIGI PIRANDELLO
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
Luigi Pirandello
ATHÉNÉE –Théâtre Louis Jouvet
Regista : Luca De Fusco
Eros Pagni : il padre
Gaia Aprea : la figliastra
Federica Granata : la madre
Paolo Serra : il capocomico
Produzione : Teatro Stabile di Napoli
Luce : Gigi Saccomandi
Video : Alessandro Papa
Questa rappresentazione è stata un capolavoro teatrale tanto per la messinscena quanto per la prestazione dei artisti.
La messinscena è fedele alle direttive di Pirandello nella sua prefazione e ha tradotto magistralmente la complessità del dramma, il confine tra realtà e finzione.
Dunque fedeltà e innovazione, fantasia. Dovute alla tecnica moderna.
Pirandello, per distinguere i personaggi degli attori suggeriva di usare delle maschere idonee. Il regista, con maestria, ha sfruttato le possibilità della video e del gioco delle luci, magistralmente usate.
I personaggi appaiono sul fondo del palcoscenico : piccole figure grigie ma che la video
Gaia Aprea in Sei personaggi in cerca d'autore - disMappa Verona
duplica più volte, e ogni volta più alte sul muro del fondo. Sono nel frattempo vivi e fantastici e quando i personaggi si avvicinano al centro del palcoscenico ricevono una luce zenitale bianca. La loro apparenza è dunque totalmente differente della degli attori (luce dorata).
Corti film in bianco e nero affondano attori e spettatori nei meandri di labirinti vertiginosi.
Dunque la messinscena serve magistralmente il dramma ma gli attori sono eccezionali, in particolare i protagonisti : il padre e la figliastra. La figliastra è un mostro del teatro.
Quando piombano sul palco e vogliono imporsi al regista, disorientato, affermano che sono la realtà e non un’illusione teatrale, finiscono per imbarcare attori e pubblico in una vera – falsa finzione.
Ci si lascia rapire dall’emozione suscitata dal loro dramma, dalla loro storia drammatica e sordida.
Questi due personaggi, quando recitano, sono due stregoni. Siamo incantati assieme al direttore capocomico. Ma questo non capisce che essi non vogliano essere interpretati dagli attori. Ha la certezza di essere un ottimo professionista. Anche gli attori professionisti non capiscono la profondità, la finezza dell' argomento. Non sono all’altezza della situazione. Quando recitano fanno scendere il dramma al livello di un ridicolo fatto di
cronaca, nella volgarità.
- È lontano della profondità del padre che tenta di spiegare (come lo scrive Pirandello nella prefazione) “la molteplice personalità d’ognuno secondo tutte le possibilità d’essere che si trovano in ciascuno di noi”.
“Il tragico conflitto tra la vita che di continuo si muove e cambia e la forma che la fissa”.
Per il padre la sua essenzialità è “il castigo”, per la figliastra : “la vendetta”.
- È lontano della ferita a morte della figliastra anche quella della madre che con il suo grido rivive per sempre il suo dolore “ogni volta” “vivo e come nuovo imbalsamato vivo nella sua forma, immarcescibile”.
Ma questo antagonismo tra i personaggi e gli attori anche l’apparizione di madama Pace recano al dramma una certa leggerezza che é benvenuta.
Pirandello sa unire il comico e il patetico.
Questi personaggi sono particolarmente ispirati Luca De Fusco ha detto : “questo dramma parla ancora alla nostra coscienza contemporanea e ci invita a chiederci domande più importanti, più terribili sulla natura, il senso, l’essenza della nostra esistenza”.
È per la sua arte del dramma e della scena che Pirandello riceve nel 1934 il premio Nobel di letteratura.
LAURENCE