PERUGINO Maria Maddalena
Spiegazione a cura di Christiane! Grazie!
Il Perugino realizo’ questo dipinto nel 1500 circa
Rappresenta Maria Maddalena che nelle storia religiosa era una delle donne
di Galilea che seguivano Gesu’, e secondo la leggenda, era una prostituta.
Il volto della donna, a tre quarti, emerge da un fondo scuro, senza paesaggio attirando lo sguardo dello spettatore sul volto.
Questa donna di tre quarti ha uno sguardo fuggente e languido, rivolto verso il basso. Le sue mani l’una sopra l’alta, posizione tipica della scuola fiamminga, sono molto raffinate. C’e’ da notare il dettaglio delle unghie la cui lucentezza e realismo sono sorpendenti.
Veste un abito sobrio con una pellicia a risvolti, tipico delle donne rispettabili italiane del Rinascimento, senza richiamo alla seduzione dunque il contrario di una prostituta.
Sullo scollatura del vestito é scritto il suo nome, in lettere d’oro. Questo colore oro, per me, evoca il giallo, il colore imposto alle prostitute nell’Italia del Rinascimento.
La santità della donna si vede invece nella sua aureola.
Emana da questo quadro una impressione di armonia e di gravita’, questa rappresentazione di Maria Maddalena e’ diversa della maniera degli altri pittori, che generalmente la rappresentano come una pecattrice.
La modella fu sicuramente la moglie del pittore, Chiara Fancelli (figlia del architetto Luca).
Si potrebbe paragonare questo ritratto a quello della Gioconda, di Leonardo Da Vinci, contemporaneo del Perugino.
C’é da sottolineare la tecnica dello sfumato, una tecnica pitturale che lascia dei contorni imprecisi e produce un effetto molto delicato e vaporoso con una superposizione di strati di pittura.